Alcune persone quando scrivono, scompongono il movimento necessario nell'atto della scrittura,
andando ad interessare porzioni più alte dell'arto superiore sicuramente meno raffinate e precise,
disperdendo energia inutilmente ma soprattutto creando uno spostamento del corpo a lato
molto pericoloso per il benessere visivo-posturale della persona.
L’impugnatura corretta per una buona visione è definita:
- I polpastrelli delle tre dita si appoggiano morbidamente in punta su ogni faccia
- La falangetta del medio piegandosi forma un lato d’appoggio più lungo
- Una distanza dalla punta che non copre ciò che si scrive, consentendo di scrivere vedendo la punta della penna, con la schiena diritta e alla distanza di un avambraccio dal foglio
"a cura di Opt. Giorgio Bollani: www.peav.org "
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